La Repubblica - Italia

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  1. Maat57
     
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    LA REPUBBLICA


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    Edited by Maat57 - 18/6/2017, 14:46
     
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  2. Maat57
     
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    Gentiloni: << Trump comunichi la sua decisione sul clima. >>

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    Il Presidente del Consiglio dei Ministri questa mattina è intervenuto presso l'Università di Bologna ad un convegno organizzato dalla Facoltà di scienze politiche. Il tema era il cambiamento climatico, divenuto celebre e molto discusso per l'allarmismo degli scienziati ed, ancor più in particolare, a seguito del duro scontro che sembra esserci stato nel G7 tra il Presidente statunitense, Donald Trump, e gli altri leader mondiali, Italia e Germania in testa.
    Il Premier è stato molto chiaro sulla strada intrapresa dal nostro Paese e sulle mosse future: << Incentivi e detassazioni per i privati che intendono convertirsi all'energia pulita e per le imprese edili che realizzano edifici eco-sostenibili, a impatto zero e ben isolate. >>. Ma anche << investimenti nella ricerca e nella costruzione di impianti energetici solari, eolici, geotermici. >>. L'Italia è uno dei Paesi leader in tema di energie rinnovabili e << possiamo essere un esempio per i grandi inquinatori come Cina, India, Stati Uniti >>, come ha sottolineato.
    Proprio alla citazione degli USA, Paolo Gentiloni è stato interrogato sulla posizione che l'Italia e l'Unione Europea prenderà nei confronti di Donald Trump: << Il Presidente statunitense deve comunicare quanto prima la sua decisione in merito al cambiamento climatico ed agli Accordi di Parigi. Il mondo sta attendendo, e non può continuare a mantenere il silenzio su una questione così delicata. La ferocia del cambiamento climatico è evidente e tutti noi ne stiamo assaggiando gli effetti, dobbiamo combattere questo drammatico fenomeno ma dobbiamo sapere se gli Stati Uniti ci affiancheranno in questa lotta o si tireranno indietro. >>.
     
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  3. Maat57
     
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    Si pensa alla Legge di stabilità: investimenti in energia ed infrastrutture.

    carlo_calenda

    Il Governo dovrà presentare a breve in Parlamento la Legge di Stabilità per il 2018 e all'interno di Palazzo Chigi e di Palazzo delle Finanze, in stretta collaborazione anche con il Ministero dello Sviluppo Economico, si respira aria di incertezza. Non è cosa certa infatti se il Governo proseguirà sull'obbiettivo della riduzione del debito o se saranno avviati investimenti che sì aumenteranno il debito, ma senza superare il limite comunitario per il deficit, fissato al 3%. Arriverà quindi una ventata d'aria fresca probabilmente, in discontinuità con gli obbiettivi di Renzi, e sembra darne conferma il Ministro Calenda: << Il debito non è cosa negativa, soprattutto se necessario per investire, va solo ben amministrato. >>.
    Anche alcuni voci interne al Ministero dell'Economia e delle Finanze fanno da base a questa ipotesi, indicando che gli investimenti arriverebbero in settori strategici per la nostra economia e le sfide globali: energia ed infrastrutture in primis. Potrebbero riprendere gli incentivi per l'installazione di impianti fotovoltaici, in particolare per le piccole e medie imprese, e potrebbero essere essere dati nuovi soldi ai grandi progetti non ultimati ma di fondamentale importanza per lo sviluppo economico che ancora tarda a ripartire a pieno ritmo.
    Non si tratterebbe di grandi investimenti, e nemmeno in gran numero, al contrario oculati e limitati a causa delle scarse possibilità delle casse dello Stato, che contano già un disavanzo di più di 47 miliardi di Euro e che nel 2018 si cercherà di diminuire. Le elezioni sono infatte previste per la fine del prossimo Febbraio e, dunque, sarà il prossimo Governo a occuparsi di questo aspetto.
     
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  4. Maat57
     
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    Presentata la Legge di Stabilità: debito ed investimenti salgono.

    padoan_gentiloni

    Approvata la Legge di stabilità per il 2018 con i voti favorevoli della maggioranza parlamentare guidata dal Partito Democratico. Rappresenta un cambio di rotta rispetto alle scorse finanziarie del Governo Renzi, con la ripresa di massicci investimenti che andranno inevitabilmente ad aumentare il debito pubblico ed il deficit. Nel 2018 questo raggiungerà il 3%, senza superare il limite dell'Unione Europea impostato sulla stessa soglia. Aumento del debito (anche rapportato al PIL) che probabilmente farà storcere il naso alla Commissione Europea ed ai partner italiani, improntati su una maggiore austerity e concentrati sul raggiungimento del pareggio di bilancio. Questo non fa però intimorire il Presidente del Consiglio Gentiloni, presentatosi sicuro in aula e nella conferenza stampa dedicata appositamente alla Legge di Stabilità per l'anno venturo.
    << Investimenti necessari per una ricrescita economica più sostenuta e che avrà ricadute non solo il prossimo anno, ma negli anni a venire. Proprio per questo non è preoccupante il debito che andrà a crearsi. >> ha commentato il Ministro Padoan (Economia e Finanze), che ha aggiunto: << Naturalmente nei prossimi anni sarà necessario rivedere la spesa pubblica, ma sarà compito del Governo che uscirà dalle elezioni di Febbraio. >>. E, quasi per rassicurare i partner europei, ha affermato: << Quest'anno sarà un'anormalità rispetto ai prossimi. >>.
    Crescita prevista anche per il PIL, intorno allo 0,8%, che però secondo ISTAT ed altri Istituti economici italiani, tra i quali il centro studi del Sole 24 Ore, potrà superare il punto percentuale per le ricadute positive degli investimenti. Investimenti, massicci, fatti su specifici settori fondamentali per la crescita ed un miglior sviluppo, e più sostenuto, negli anni successivi al 2018: energia, infrastrutture e ricerca. Rispettivamente, investimenti per 4,43 miliardi, 2,19 miliardi e 1,58 miliardi (che costituiscono le maggiori spese di 8,2 miliardi rispetto a quelle essenziali).

    CITAZIONE
    BILANCIO ITALIA (FINALE 2017)

    ENTRATE: 842,5 Mld di $
    TOTALE SPESA: 889,8 Mld di $
    DISPONIBILITA' STATO: -47,3 Mld di $

    PIL: 1.850 Mld di $
    Percentuale pressione fiscale: 42%
    DEBITO PUBBLICO: 2.451 Mld di $

    BILANCIO ITALIA (PREVISIONE 2018)

    ENTRATE: 842,5 Mld di $
    TOTALE SPESA: 898 Mld di $
    NUOVI INVESTIMENTI:8,2 mld di $
    DISPONIBILITA' STATO: -55,5 Mld di $

    PIL: 1.864,7 Mld di $
    CRESCITA PIL: 0,7955%
    Percentuale pressione fiscale: 42%
    DEBITO PUBBLICO: 2.506,5 Mld di $
    DEFICIT: 3%

     
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  5. Maat57
     
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    Approvata la Legge elettorale: scisma nel centro-destra.

    IMG_0797

    Approvata sia alla Camera dei Deputati, con i voti di Partito Democratico e Forza Italia, sia al Senato della Repubblica, a cui si sono aggiunti i voti dell'ALA (Area Liberal-democratica Autonomie) di Denis Verdini e alcuni provenienti dal Gruppo misto, la nuova Legge elettorale, denominata Fianellum (dal primo sottoscrittore del testo, Emanuele Fiano) o intrighellum, chi vuole intendere intenda. Iter celere per questa proposta, che ha incontrato sul suo percorso pochi emendamenti, probabilmente perchè è interesse comune che questa proposta raggiungesse l'approvazione. Il Presidente Mattarella, che ha promulgato la Legge stamane e che aveva fortemente spinto per una nuova Legge elettorale, ha commentato: << Il buonsenso e la responsabilità hanno prevalso: sono felice che si sia raggiunto un accordo per assicurare al nostro Paese una Legge decente e che assicuri stabilità. >>. Sarà quindi questa Legge elettorale che ci accomlagneranno alle elezioni fissate per il 2-3-4 Marzo.
    Il Fianellum è un proporzionale con soglia di sbarramento al 4% e diversi premi di maggioranza in base ai risultati di ciascuna lista e, almeno questa, prevista per entrami i rami del Parlamento. I premi di maggioranza sarebbero (Camera/Senato): 26/13 seggi in più a chi raggiunge il 30%, 52/26 seggi in più a chi raggiunge il 35%, 78/39 seggi in più a chi raggiunge il 40% e 104/52 seggi in più a chi raggiunge il 45%. I rimanenti seggi saranno distribuiti in modo proporzionale alle altre liste che non raggiungono almeno il 30%. Il testo non prevede le coalizioni ma prevede, nonostante i tentativi di Sinistra Italiana e Movimento Democratico e Progressisti di eliminarli, i capilista bloccati e, naturalmente, le preferenze.
    E mentre la campagna elettorale interessa l'intero Paese, da Nord a Sud, il centro-destra si scinde: Salvini non ha accettato che Forza Italia appoggiasse la Legge elettorale proposta dal democratico Fiano, resuscitando lo spirito del Patto del Nazareno. << È evidente: Berlusconi non vuole il bene della coalizione e del centro-destra. Dopo i tanti discorsi fatti per stuzzicarci e mandare messaggi divisori impliciti, è giunto al suo obbiettivo. >>. Il diretto interessato ha replicato: << Abbiamo appoggiato il testo della Legge elettorale, facendo naturalmente dei compromessi, per il senso di responsabilità verso gli Italiani. >>.
    E mentre Renzi brinda, i sondaggi danno il Partito Democratico in testa mentre il Movimento 5 Stelle in difficoltà a seguito del "Caso Roma" e di certe indecisioni interne su temi importanti, il centro-destra si presenterà diviso alle urne: chi vincerà tra i più moderati forzisti e i più decisi leghisti.
     
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  6. Maat57
     
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    Esiti delle elezioni: PD vince, M5S sconfitto. Ora si attendono le Consultazioni.


    Camera_2018

    Senato_2018


    La nuova composizione dei rami del Parlamento: in rosso SI-MDP-CP, in arancione il PD, in giallo il M5S, in azzurro FI, in verde la LN, in blu FdI.


    Il Partito Democratico vince le elezioni del 2-3-4 Marzo del 2018 con il 32,6% dei voti validi, ottenendo 246 seggi (194 derivanti dal proporzionale più 52 derivanti dal premio di maggioranza). Seguono il Movimento 5 Stelle, con il 27,9% e 166 seggi, Forza Italia, con il 14,2% e 85 seggi, la Lega Nord, con il 13,9% e 82 seggi. Superano di poco la soglia di sbarramento, fissata dalla nuova Legge elettorale (quella stessa che, denominata anche "intrighellum", ha provocato lo scisma nel centro-destra) al 4%, Fratelli d'Italia, con il 4,3% e 26 seggi, e la Lista unica tra Sinistra Italiana, Movimento Democratici e Progressisti e Campo Progressista, con il 4,2% e 25 seggi. [seggi ottenuti alla Camera dei Deputati, al Senato sono la metà]
    Vince quindi la tornata elettorale nazionale il Partito Democratico a guida di Matteo Renzi, mostratosi subito dopo il voto felice e determinato nel trovare la maggioranza per il prossimo Governo << di cui il PD deve essere il principale azionista come membro più numeroso del Parlamento >>. Soddisfatti i pentastellati, nonostante la delusione dovuta alla non-vittoria, nonostante non si possa considerare una sconfitta: cresce pur sempre di due punti percentuali rispetto al 2013. Decresce rispetto al 2013 Forza Italia, nonostante conservi la leadership nel centro-destra, motivo di orgoglio per Berlusconi, mentre la Lega guadagna quasi dieci punti percentuali. Complessivamente il centro-destra raccolgie più del Movimento appena dietro i democratici con il 32,4% dei voti espressi validi.
    L'affluenza, in crescita, si è attestata al 78,3% per la Camera dei Deputati, risultato analogo al Senato con il 78,4%, mentre le schede bianche sono risultate essere il 0,86% del totale, mentre quelle nulle l'1,78%.
     
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5 replies since 22/5/2017, 15:43   113 views
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