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(Gazzetta della Russia)

Parla Vladimir Putin: "Presto l'intervento in Siria sarà ancora più deciso. Ucraina? supportiamo l'autodeterminazione dei popoli"



Il Presidente russo Vladimir Putin è stato intervistato dalla TV russa Pervyj kanal riguardo le ultime novità dal conflitto siriano, dalla situazione ucraina e dalla politica mondiale:

"Stiamo aiutando l'esercito siriano a riprendere le principali città dalle mani dell'ISIS. E' nostro dovere in qualità di difensori della giustizia intervenire e fermare il terrorismo islamico. Coloro che combattono in Siria non sono ribelli moderati come molti vogliono farci credere, ma dei jihadisti il cui unico obbiettivo e destabilizzare la Siria, creare una terra di nessuno dove predoni, mercenari e terroristi possano dare sfogo alla loro rabbia e sete di conquista. Noi li fermeremo e li distruggeremo. Non permetteremo che quest'orda di criminali avanzino oltre"

"In Ucraina c'è ben poco da dire. Le popolazioni di Donec'k e Lugansk si sentono russe, e hanno scelto di voler lasciare l'Ucraina. Se loro vorranno diventare cittadini russi, la Federazione Russa accoglierà la richiesta. Il governo ucraino, un governo usurpatore e non eletto, invece di ascoltare le richieste dei propri cittadini, ha preferito combatterli utilizzando la repressione. Sfortunatamente per loro i cittadini di Donec'k e Lugansk sono ossi duri e se vogliono staccarsi dall'Ucraina lo faranno. E' nostro dovere in qualità di Federazione Russa difendere i nostri cittadini, anche al di fuori della Russia. Lo stesso vale per l'Ossezia del Sud."

"Credo che la situazione della politica internazionale odierna sia particolare: sono venuti a mancare molti equilibri. Sono curioso di vedere cosa farà il Presidente americano Donald Trump. Vorrei conoscerlo e parlargli, magari chiedendogli cosa ha intenzione di fare contro l'ISIS, dato che fino adesso gli USA hanno evitato di rispondere in maniera chiara a questa domanda. Lo stesso dicasi per l'Europa; hanno subito tanti attentati, come l'ultimo a Manchester in Gran Bretagna, eppure la loro risposta all'ISIS è stata blanda"