Corriere della Sera - Italia

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    CORRIERE DELLA SERA


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    Edited by World Order GDR - 3/6/2017, 10:53
     
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    Attentato a Manchester: Gentiloni e Mattarella esprimono il proprio sdegno.

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    Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha rilasciato, a seguito dell'attentato che ha scosso Manchester (Regno Unito), delle dichiarazioni dalla Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi. Egli ha definito l'attentato << barbaro, un vile atto nei confronti di tante famiglie e di tanti giovani che volevano solo passare una serata di divertimento ad ascoltare sana musica. Un atto che rimarrà nelle nostre menti a lungo perchè ha avuto il primario obbiettivo di colpire i nostri figli, quindi il nostro futuro. >>. Dura condanna quella del Premier, a cui si aggiunge quella del Presidente Mattarella: << Il nostro Paese è sgomento dalle notizie che ci giungono da Manchester. Atti simili, concepiti per uccidere l'innocenza, non possono essere tollerati e non potranno ripetersi. Esprimo solidarietà al Regno Unito, alla Regina Elisabetta ed alle famiglie coinvolte nell'attentato. >>.
    Il Ministro degli Esteri Alfano, dopo aver inviato una nota diplomatica e aver pubblicamente espresso la propria << incredulità per un atto di simile ferocia >>, ha ricordato come un intelligence europea potrebbe ridurre e prevenire in miglior modo tragedie simili in territorio comunitario. Probabilmente, riferiscono voci provenienti da Palazzo Chigi, il Governo italiano potrebbe farsi portavoce di questa richiesta, importante per la sicurezza comune dell'Unione.
    Tante altre le cariche istituzionali che hanno condannato l'attentato, Laura Boldrini e Pietro Grasso (i Presidenti delle Camere del Parlamento) per esempio, ma non solo. Anche le varie formazioni politiche si sono fatte sentire, primo fra tutti Matteo Salvini (Lega Nord) e l'ex Premier Renzi, il primo incentrando la questione sulla sicurezza dell'Europa, sulle frontiere e sul pericolo jihadista, il secondo sull'Unione Europea << che dovrebbe cooperare per garantire più sicurezza con risorse comuni. >>.
     
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    Legge elettorale: verso il sistema tedesco. Renzi: << Non era prima scelta >>.

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    La commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati ha adottato come testo base per la Legge elettorale il testo presentato dal capogruppo democratico Ettore Rosato. Non sarà però questo che sarà approvato in aula, poiché la maggior parte delle forze politiche non propende per un mattarellum corretto, proprio il "Rosatellum", ma per il sistema elettorale tedesco. Il testo verrebbe quindi modificato in aula attraverso un maxi-emendamento che muterebbe la Legge per renderla simile alla omologa teutonica. Si parla di Partito Democratico, Forza Italia e Movimento 5 Stelle al momento che potrebbero accordarsi per una Legge elettorale condivisa da approvare in tempi celeri.
    Proprio Berlusconi ha infatti auspicato << una Legge elettorale condivisa che possa mettere d'accordo la più ampia maggioranza possibile >> mentre i pentastellati vogliono << una rapida approvazione della Legge elettorale, perchè si torni a votare. >>, come detto da Di Maio, che ha continuato: << Siamo pronti a dialogare per scrivere una buona Legge elettorale che ci permetta di tornare alle urne entro la fine dell'anno. >>.
    Matteo Renzi, intervistato su La7 da Lili Gruber, ha invitato << tutte le forze politiche ad assumersi le proprie responsabilità per raggiungere un compromesso soddisfacente, il Partito Democratico non si sottrarrà. >>. In merito alla proposta del sistema tedesco ha chiarito che << non era la prima scelta del nostro Partito, ma siamo pronti a sostenerla purchè ci sia una rapida approvazione. L'ex-Premier non esclude infatti il ritorno anticipato alle urne: secondo i sondaggi il PD si sta condendo il posto di più votato con i 5 Stelle e, se venissero confermati, con le larghe intese potrebbe tornare a Palazzo Chigi.
    Il sistema tedesco sembra accontentare molti, eccetto i piccoli Partiti. La soglia di sbarramento in vigore in Germania è impostata al 5% e, se venisse adottata la stessa anche in Italia, molti piccoli Partiti potrebbero perdere il proprio posto in Parlamento. Area Popolare in prima linea, seguita dai Democratici e Progressisti e da Sinistra Italiana, che per superare la soglia del 5% dovrebbero allearsi, ipoteticamente anche con la nuova formazione politica di Pisapia. Ora si dovrà attendere il maxi-emendamento che modificherà per la prima volta la proposta di Rosato, avvicinandola al sistema tedesco.
     
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  4. Maat57
     
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    Intesa raggiunta: PD, FI, LN e M5S per la Legge elettorale.

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    Approvato in Commissione Affari Costituzionali il testo riformato del capogruppo democratico alla Camera Rosato, che lo ha reso più simile al sistema tedesco. Il testo, frutto di un accordo fra i quattro maggiori Partiti in Parlamento (Partito Democratico, Forza Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle), approderà domani alla Camera, ove sarà votato per il passaggio in Senato nei prossimi giorni. Il relatore sarà Emanuele Fiano, che ha scritto il maxi-emendamento che dovrebbe mettere d'accordo le quattro principali formazioni politiche italiane.
    Nonostante la premessa di un sistema tedesco, la Legge è stata formulata per essere molto "all'italiana", con alcune caratteristiche proprie dei vari sistemi italiani. È un sistema proporzionale, in cui il 40% dei seggi verranno assegnati col metodo maggioritario in circoscrizioni singole (gli eletti avranno priorità di elezione rispetto ai capilista), mentre il restante 60% verrà assegnato alle liste che potranno avere dai due ai sei candidati (50% uomini e 50% donne). Ogni elettore avrà due schede, una per Camera parlamentare, e potrà votare listino e candidato al collegio uninominale di un Partito solo, e non di differenti schieramenti come è passibile invece in Germania. Un sistema complicato di assegnazione dei seggi, anche a causa del numero fisso di deputati e senatori (nel Paese teutonico il numero di seggi è variabile).
    Felicitazioni per il compromesso da Renzi, Berlusconi e Salvini. Il leader del Carroccio ha dichiarato che è << pronto per la campagna elettorale, che si tenga anche in estate per far tornare velocemente i cittadini al voto. >>, in netto contrasto con chi, invece, reputa un'assurdità la campagna elettorale in Agosto, come Bersani. Scettici anche i politici di altre piccole formazioni, come d'Alema e Alfano. Il Ministro degli Esteri ha dichiarato: << Sembra che Renzi voglia tornare al voto subito in tutti i modo, con una Legge elettorale nuova e scritta velocemente. Iniziamo a temere per il Governo Gentiloni. >>, lanciando poi su twitter l'hashtag "#Paolostaisereno", chiaro riferimento alla caduta del Governo Letta. Ma anche dalla maggioranza ci sono voci contrarie, come quelle del Ministro Orlando: << Questa Legge non assicurà stabilità al Paese, sarebbe un errore approvarla. >>
     
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  5. Maat57
     
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    La Legge elettorale naufraga, si allontana il voto anticipato.

    legge

    L'accordo raggiunto tra Partito Democratico, Forza Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle non ha retto alla prova dell'aula nonostante le ottime premesse avute in Commissione. Il primo emendamento presentato in aula, che voleva allargare la Legge elettorale anche alle Provincie autonome di Trento e Bolzano, presentato da un Deputato forzista, è stato sufficiente per far naufragare la proposta. Infatti, mentre le istruzioni erano di votare in modo contrario all'emendamento, il Movimento 5 Stelle ha votato a favore assieme ad altre forze politiche escluse dall'accordo ed ai "franchi tiratori", che avevano tutto l'interesse di far fallire la proposta per non tornare al voto anticipato, degli altri tre Partiti parte dell'intesa e questi hanno fatto approvare l'emendamento. A rivelare il voto, che avrebbe dovuto essere segreto, un errore del cartellone che per molti secondi ha mostrato i voti dell'Assemblea.
    Quindi, 270 voti a favore che hanno battuto i 263 contrari. Dure le accuse del capogruppo dem alla Camera, Ettore Rosato, che ha accusato: << Oggi abbiamo avuto la prova di quanto valga la parola dei 5 Stelle: nulla! Nulla! Non vale nulla! >>. Non si sono però fatte attendere le repliche dei Deputati pentastellati, che hanno intimato i democratici di guardare chi, dei propri, ha votato a favore. Seduta incandescente, poi sospesa, che ha provocato il ritorno in Commissione della Legge elettorale.
    Con il fallimento della Legge elettorale, nonostante si debbano attendere le strategie dei Leader politici, si allontana l'ipotesi del voto anticipato. Tanto osteggiata da centro-sinistra a centro-destra, si tornerà alle urne nel 2018 con tutta probabilità. Sembra infatti che i "franchi tiratori" dei vari Partiti, pur di concludere la Legislatura ed andare in pensione con un alto vitalizio, cercheranno di far fallire tutte le proposte che, con sé, portano l'ipotesi del voto anticipato. Sarà quindi inutile tentare nuovamente un accordo tra le maggiori forze politiche con questa premessa e che, quindi, sarà fatta una nuova proposta frutto di un accordo meno ampio di quello precedente.
     
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  6. Maat57
     
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    Discussione sullo Ius Soli. Opposizioni Lega e 5 Stelle.

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    Dopo il fallimento della Legge elettorale, che ha deciso il termine della Legislatura a scadenza naturale per il prossimo anno, il Partito Democratico ha portato in aula un'altra proposta di Legge che ha diviso i parlamentari. Si tratta di una proposta che introdurrebbe lo Ius Soli, ovvero l'acquisizione della cittadinanza italiana da parte di tutti i nati su territorio Italiano anche se con i genitori stranieri, ma almeno uno con il permesso di soggiorno nell'Unione Europea. Proposta molto discussa dentro e fuori il Parlamento che vede centro-destra e centro-sinistra scontrarsi duramente.
    Sepolta da migliaia di emendamenti in due anni di Commissione, sembrava che la riforma della cittadinanza non fosse cosa per questa Legislatura, segnata anche dalla crisi migratoria. Al contrario è riuscita ad approdare in Senato, nonostante diversi membri della Camera alta, soprattutto della Lega Nord, hanno già dichiarato di essere pronti a fare ostruzionismo presentando centinaia di emendamenti.
    In aula, alla prima discussione, difatti gli esponenti leghisti hanno dato prova della loro forte comtrarietà mostrando fogli recanti la scritta "NO IUS SOLI" e "STOP INVASIONE", spingendosi a protestare fino ai banchi del Governo e della Presidenza. Una bagarre durata diversi minuti, che ha coinvolti amche Senatori di altri schieramenti, è che si è conclusa con diverse espulsioni e diversi feriti guariti nell'infermieria di Palazzo Madama. Situazione parlamentare che rispecchia quella in piazza, con manifestazioni che hanno riguardato diverse città, in particolare Roma, dove molti militanti di Forza Nuova si sono spinti allo scontro con le Forze dell'Ordine.
    Il Movimenti 5 Stelle, per mano di Beppe Grillo, ha definito la Legge come << un pastrocchio invotabile, mentre gli Italiani soffrono si pensa ad una Legge non indispensabile >>, per cui si asterrà dal voto, che però vale come voto contrario in Aula. D'altro canto, in molti sospettano una virata a destra dei pentastellati, sopratutto dopo le richieste della Sindaco di Roma, Virginia Raggi, di porre un freno alle accoglienze di profughi nella Capitale, in netto contrasto con le dichiarazioni pro-accoglienza dell'anno scorso. Il centro-sinistra, Partito Democratico e Sinistra Italiana in testa, si schierano invece a favore dello Ius Soli, definita << una Legge di civilità >> dal Segretario democratico, Matteo Renzi.
     
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  7. Maat57
     
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    Legge elettorale: il PD ci riprova.

    fiano

    Il Partito Democratico di Matteo Renzi non molla, ed al contrario si ripresenta più determinato di prima a seguito del fallito accordo a quattro. Questa volta è stato il Deputato Emanuele Fiano a presentare la sua proposta, molto simile all'Italicum ma con le dovute modifiche. << E' necessario garantire una Legge elettorale unica per entrambe le Camere e che garantisca proporzionalità ma elementi per una migliore stabilità. >> ha commentato Fiano, mentre Renzi ha dichiarato: << Questa volta ci proveremo da soli vista l'irresponsabilità di certe forze politiche. Chi ci vuole stare ci stia, per il bene del Paese e non del vitalizio. >>.
    La Proposta di Legge è un proporzionale con soglia di sbarramento al 4% e diversi premi di maggioranza in base ai risultati di ciascuna lista e, almeno questa, prevista per entrami i rami del Parlamento. I premi di maggioranza sarebbero (Camera/Senato): 26/13 seggi in più a chi raggiunge il 30%, 52/26 seggi in più a chi raggiunge il 35%, 78/39 seggi in più a chi raggiunge il 40% e 104/52 seggi in più a chi raggiunge il 45%. I rimanenti seggi saranno distribuiti in modo proporzionale alle altre liste che non raggiungono almeno il 30%. Questa proposta non prevede le coalizioni.
    La Lega, tramite il Segretario federale Salvini, ha già espresso parere contrario. Egli ha motivato dicendo che << E' un Italicum solo rimodellato per farlo piacere. Una brutta copia fatta in un momento in cui una sua approvazione sembra tutt'altro che scontata. >>. Anche i 5 Stelle sembrano contrari, ma non si esclude un abbandono dell'aula durante la votazione per farla passare e tornare a Febbraio al voto con una Legge unica. Forza Italia e Berlusconi aspettano, ma sembra che il Cavaliere non disgusti questa proposta, anzi la appoggi all'interno del Partito.
    Si torna dunque a parlare di Legge elettorale, mentre EMG ha rilasciato i suoi sondaggi sulle intenzioni di voto. Al primo posto il Partito Democratico, al 30,1%, segue il MoVimento al 29,5%, la Lega Nord al 13,6% e Forza Italia al 12,9%.
     
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  8. Maat57
     
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    Legge elettorale in aula: PD celere in vista delle elezioni, appoggio di FI?

    berlusconi

    Approvata in Commissione Affari Costituzionali la proposta di Legge elettorale dell'On. Emanuele Fiano (PD), con base proporzionale e premi di maggioranza in base alla percentuale di voti raggiunta e soglia di sbarramento al 4%. Passata con i voti del Partito Democratico e di Forza Italia, che ora si prepara a sostenere la proposta in Parlamento, alla Camera ed al Senato non dovrebbero esserci grossi problemi per una celere approvazione, che stann cercando di ottenere i democratici di Renzi, vista l'uscita dall'aula del Movimento 5 Stelle, come ha dichiarato di Maio: << Per senso di responsabilità usciremo durante la votazione. La proposta non ci piace, ma per favorire l'approvazione di una Legge unica per entrambi i rami del Parlamento siamo disposti a uscire. La base proporzionale ci piace e, anche per questo, non intendiamo intralciare l'iter della proposta che, però, deve giungere velocemente al voto. >>.
    << E' una Legge fatta per i prossimi 20 anni. >> ha dichiarato Renzi << Una Legge che unisce la proporzionalità ed una migliore governabilità che, con uno sbarramento al 4%, pone fine ai ricatti ed all'importanza sproporzionata dei piccoli Partiti. >>. Nessuna voce contraria si registra all'interno del Partito Democratico mentre nel centro-destra ci sono opinioni contrastanti. Berlusconi, infatti, ha sostenuto la proposta pubblicamente. Il Cavaliere, infatti, ha sempre sostenuto un modello proporzionale del genere, e Forza Italia pare d'accordo nonostante gli esponenti più vicini alla Lega Nord che vorrebbero un sistema maggioritario con coalizioni. << Forza Italia è un Partito liberale e moderato. >> ha dichiarato Berlusconi, quasi chiudendo all'alleanza pre-elettorale con la Lega Nord e aprendo ad un Governo forzista-democratico. La risposta del Segretario leghista non si è fatta attendere: << Se Berlusconi non vuole la coalizione di centro-destra, che non può essere moderata, lo dica chiaramente. >>, dichiarando anche che è pronto a prendere le redini e la leadership del centro-destra unito. Proprio questo comportamento sembra non piacere al Cavaliere, che è stato Leader di quest'area per più di 20 anni.
    Incertezza quindi nel centro-destra, mentre nel centro-sinistra sembra già tutto scritto: il Partito Democratico di Renzi correrà da solo vista la mancanza di Partiti vicini politicamente mentre Sinistra Italiana, Movimento Democratici e Progressisti e, probabilmente, Campo Progressista formeranno una lista unica visto il rischio di non superare lo sbarramento al 4%. Contrari alla proposta anche Area Popolare, con Alfano che, abbandonato sia da Renzi che da Berlusconi, rischia di non vedersi in Parlamento la prossima Legislatura.
     
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7 replies since 22/5/2017, 15:44   129 views
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